sabato 15 novembre 2008

"Che cossè l' amor" ...


Che Cossè l' Amor
chiedilo al vento,
che sferza il suo lamento sulla ghiaia
del viale del tramonto.
All' amaca gelata che ha perso il suo gazebo.
Alla porta.
Alla guardarobiera nera e al suo romanzo rosa.

E' un sasso nella scarpa.
E' il rito di ogni sera.
E' la Ramona che entra in campo.
E' un indirizzo sul comò.
E' quello che rimane da spartirsi e litigarsi nel setaccio della penultima ora.
(Vinicio Capossela, Camera a sud, 1994)

Che cos' è l' amore?
E' il non luogo del non senso.
La culla di qualsiasi imperfetta virtù.
L' alveo dell' ingiustizia e dell' assenza di ogni evidente qualità.

E' l' indefinito detto, il vuoto di certezza e di ragione, l' effimera verità dell' emozione e del sentimento che si fa sostanza.

L' amore che non si inganna è trascendenza di sè, per questo esige cecità, mutismo dell' udito, il veto ad ogni parola brutale, la liberazione della mente da bilance con piattelli pendenti a favore del giusto, contro l' ingiusto.

L' amore non parla lingue conosciute e stupisce il depositario quanto il suo destinatario: non esiste ragione giustificata, non un solo perchè che, pur in una giaculatoria di doti e qualità, sia il seme alla radice di quell' emozione che nasce nel petto e nelle viscere, in luoghi inesplorati e profondità ignote.

L' amore è uno stato di contemplazione attonita e stupefatta sospensione.
Spia con sospetto quella sensazione di soddisfazione da ogni fame e ogni sete, con il terrore intimo del buio che può inghiottire quella grazia così come è venuta, e lasciare nuovamente soli in una stanza chiusa, fra poche pareti spoglie e due passi tra il letto e la porta sbarrata...

Perchè mi ami? Perchè ti amo?
E' la carne che lo chiede.
E' l' anima che inchioda.


Mara

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20 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Sono stata innamorata veramente solo una volta e ho provato i sentimenti che hai descritto così bene... Purtroppo è finita perchè dopo un anno non ero più innamorata. Ora sto cercando, vorrei provare di nuovo un' emozione tanto forte, ma è difficile e per lo più non succede niente di importante...
Bravissima, sei grande, Mara!

MinaC.

15 novembre 2008 alle ore 19:12  
Anonymous Anonimo ha detto...

Bellissimo post, carissima!
L'amore....l'amore......sentimento unico e bellissimo. é meglio aver sofferto amando che nn aver mai amato, a mio parere. Io amo il mio amore da ben 4 anni...ma è come il primo giorno. L'amore che nutro verso di lui mi vibra dentro, mi alimenta, mi guida, ma mi fa anche soffrire, talvolta. L'amore è disinteressato. A proposito di tutto ciò, mi viene in mente una bellissima poesia di Jacques Prevèrt: questo amore. Leggila Mara!

un bacio carissima....e attendo sempre un tuo post!
Roberta

15 novembre 2008 alle ore 19:23  
Anonymous Anonimo ha detto...

cos'è l'amore?
e perchè "giuriamo per sempre,però..."?(neffa)
perchè cerchiamo qualcuno con cui dividere il resto della vita?
perchè l'amore è l'illusione di qualcosa che duri dopo la morte!
l'amore è il "per sempre" tra l'inizio e la fine.
brrrrr cupo!
p.s. l'amore è bello per questo!

ciao Mara sono Gab tano smith

15 novembre 2008 alle ore 21:05  
Blogger remo bassini ha detto...

prima lascio un commento e poi leggo.
il commento è ot

grazie
un abbraccio

16 novembre 2008 alle ore 00:23  
Blogger Mara ha detto...

@MinaC.: Sì, mia cara Mina, l' amore quello vero che si sostanzia della vera gratuità, di quel desiderare il bene dell' altro; l' amore quello che sazia e disseta anche del nulla, che fa male proprio per la sua intensità, è davvero rarissimo. Credo ad una, due volte al massimo, nella vita. E lo dico sebbene io abbia amato finora sempre con molta intensità.

L' amore è senza dubbio il più fragile dei sentimenti proprio per la sua assenza di ragioni, per la sua naturale insussistenza. Non basta affatto essere ricchi di doti per essere amati, si può suscitare ammirazione, stima, non l'amore, in virtù di personali o materiali qualità. Ahimè, verrebbe da dire... purtroppo, dicono tutti coloro che soffrono per via di amori finiti.
Mina, lo credo bene che stai cercando! Certo che desideri provare ancora quell' emozione che vivifica! Non è possibile sapere in anticipo il momento in cui dentro eromperà quel calore, tuttavia mantieni il cuore disponibile, aperto, e lo sguardo capace di leggere quello che spesso è solo appena visibile.
Ti abbraccio forte.

16 novembre 2008 alle ore 00:56  
Blogger Mara ha detto...

@Roberta: Ro, mia cara, grazie.
Mi ha commosso leggere il tuo commento come sempre tanto sensibile e sincero, e questo perchè l' ho sentito risuonare forte dentro di me. Condivido quanto hai scritto, rigo per rigo. Più l' amore è stato forte nella mia vita, più enormemente ho sofferto ed enormemente ho gioito. Con Remo - il bravissimo scrittore che ha commentato poco più giù di te-, sul suo blog, riflettevamo sulla doppia faccia dell' immagine che rimanda uno specchio: noi oggi e noi come eravamo, con sui nostri visi le tracce della nostra storia, i sogni, le occasioni perdute... Cosa c' entra questo con l' amore? La felicità e la sofferenza sono aspetti irrinunciabili dell' esperienza dell' amare, al pari delle molteplici facce di una stessa medaglia di cui si sostanzia la vita dell' uomo. Non è possibile escludere le sfumature, vanno accolte anche laddove penose, in quanto testimonianza del fatto che siamo esseri vivi, fatti di carne ed emozioni contrastanti, forza e debolezza, virtù e bassezze. Persino quando amiamo, anzi, talvolta, soprattutto quando amiamo perchè ci sentiamo così esposti da credere di doverci difendere attaccando...
Ro, tesoro, ho divagato... scusami... è che il tuo commento ha attivato in me tanti ricordi e altrettanti pensieri.
La poesia "Questo amore" la conosco bene, grazie davvero per averla ricordata!

Tanti baci.

16 novembre 2008 alle ore 01:18  
Blogger Mara ha detto...

@Gab: Gab che bello trovare il tuo commento! Grazie per aver letto e per aver voluto lasciarne traccia.

: )

Gab, tu hai messo l' accento su un' altra questione molto delicata, ossia su cosa ci spinga a cercare l' amore. Si tratta di un interrogativo antico che si è dovuto arrendere, a mio avviso, all' assenza definitiva di perchè e di spiegazioni che abbiano una minima incontrovertibilità... Non abbiamo a disposizione ragioni univoche sul perchè desideriamo l' amore, sul perchè ne facciamo un valore così vitale. Così come non riusciamo a identificare i motivi o il momento in cui l' amore smette di sussistere, o come avvenga che cominci a tacere nel petto e inizi a parlare una lingua debole, senza più colore o sfumature...

Perchè giuriamo "per sempre"? Non so se tutti si proiettino così in là... io ad esempio non amo farlo, anche laddove lo sento dentro di me, perchè il "per sempre" incontra ineluttabilmente il limite della nostra caducità (che paroloni...).

L' amore come illusione di qualcosa che resista dopo la morte? Non ci ho mai pensato, forse perchè credo che la vita sia per i vivi... (E qui mi viene in mente mia nonna e il suo "chi muore giace e chi vive... si da pace!" Ce n' erano troppe di vedove allora, evidentemente!)

Tanto per alleggerire un po', va'!)

: D

Ciao Gab e a presto!!!

16 novembre 2008 alle ore 01:52  
Blogger Mara ha detto...

@Remo: Remo, grazie di essere passato. Mi onori con la tua presenza.

Il tuo blog lo trovo fra i più ben scritti e ricchi di contenuti che io abbia visitato finora. Inoltre, la frequenza quotidiana con cui lo aggiorni mi parla chiaramente del tuo amore per la scrittura.

Ormai mi hai acquistata come lettrice! Eheheheh!

Alla prossima.

16 novembre 2008 alle ore 01:55  
Blogger Mara ha detto...

@TUTTI: miei cari, mi sono resa conto di avervi risposto con degli autentici poemi! E, poichè è molto tardi e sono stanchissima, spero di non aver sbroccolato con congiuntivi o parole inventate (eh sì, lo ammetto, io amo i neologismi...)!
Se così fosse, non fateci caso e "usatemi misericordia"!

Un bacio e buonanotte a tutti!

16 novembre 2008 alle ore 01:58  
Anonymous Anonimo ha detto...

Ma che meravilglia! Capita perfetto questo post, ho appena aperto un blog con Fabio, siamo amanti molto segreti e innamorati. Grazie dell'ospitaltà, tornerò qui spesso,

francesca.

16 novembre 2008 alle ore 14:42  
Blogger Mara ha detto...

@francescafabio: cara Francesca, grazie di essere venuta a trovarmi e grazie per aver dato anche a me la possibilità di conoscere la storia tua e di Fabio.
Ho visitato subito il vostro blog e ho letto i primi post... ho provato molta emozione e ho sentito fluire, dalle vostre parole scritte, un profondo coinvolgimento e desiderio, l' ebbrezza della gioia e quel pudore appena accennato che nasce dalla voglia di gridare al mondo la propria estasi e il timore che come un' eco si dissolva...
Trovo molto bello questo spazio comune, tutto vostro, ma aperto anche al mondo, che avete creato.

Grazie di avermi scritto.
Ci rivedremo presto, sì.

Un bacio.

16 novembre 2008 alle ore 15:52  
Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie Mara, grazie di essere passata a trovarci.
Francesca

17 novembre 2008 alle ore 11:13  
Anonymous Anonimo ha detto...

Perchè mi ami? Perchè ti amo?
E' la carne che lo chiede.
E' l' anima che inchioda.

Bellissimo questo post! Sono senza fiato..

Elena T.

17 novembre 2008 alle ore 23:58  
Blogger Unknown ha detto...

E' il motore della vita... almeno della mia.
Mara carissima, sto cercando di ricomporre il video sulle eleioni. Appena ci riesco ti mando un link.
Un abbraccio,
Tiziana

18 novembre 2008 alle ore 01:54  
Blogger Mara ha detto...

@Elena T.: Elenaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cara, ogni volta che trovo un tuo commento, appare la luce nel Blorum!
: )))))))))

18 novembre 2008 alle ore 13:45  
Blogger Mara ha detto...

@Tiziana: carissima, ti seguo sempre con grande interesse e aspetto con ansia le tue news!!!

Ormai lo sai, ammiro molto il tuo talento, sin dal primo articolo che lessi su D-La Repubblica delle donne. Ricordo bene il messaggio: a NY va bene essere qualsiasi cosa, tutto è ammesso, fuorchè essere banali e noiosi!

; D

18 novembre 2008 alle ore 13:52  
Anonymous Anonimo ha detto...

Non saprei dire che cos'è l'amore, né credo sia possibile a parole o anche coi fatti. L'amore è come l'odio. Due sentimenti troppo forti per essere descritti. Possono essere provati sulla propria pelle, o anima che dir si voglia. Si possono concretizzare in azioni. Ma descriverli in maniera piena non è possibile, non a me, probabilmente per una mia incapacità. C'è però da dire, a mio avviso, che l'amore non è eterno come viene idealizzato dai poeti: è qualcosa che vive giusto per il tempo che gli viene concesso, dopodiché se ne muore da sé, o nei casi più tristi cangia sua forma in un trito affetto se non in odio addirittura. Sempre ricordando che amore e odio sono figli d'uno stesso grembo, idealmente di quel diavolo che noi uomini, per nostra impotenza intellettiva, nomiamo dio. Anche il più miserrimo degli esseri durante la vita avrà nutrivo amore verso un oggetto o un essere vivente, ma sicuramente tutti noi più d’una volta in vita, per quanto breve possa essere quella d’ogni singolo, avrà provato odio verso qualcosa o qualcuno. Credo che l’odio sia sentimento più forte di qualsiasi altro, ma non per questo più nobile dell’amore. L’amore sa essere effimero per natura, l’odio invece tende a perpetuarsi non negli anni, bensì nei secoli, e a riprova di ciò si provi ad immaginare come la storia dell’uomo è costellata di efferatezze, quasi mai punite. Non dovremmo provare sgomento nell’accorgerci che l’amore è succube della piccolezza umana; eppure ogni volta che ci rendiamo conto di questa verità la ricusiamo, non poche volte credendoci erroneamente superiori, migliori e quindi in grado d’amare per un tempo indefinito. E’ un sentimento, è soprattutto una parola abusata, tanto in bocca a chi si crede poeta come a chi si dichiara santo da dietro l’altare; l’odio non muta nei secoli, è sempre fedele a sé stesso e uguale fedeltà riserva a chi ne è vittima e portatore; l’amore invece cangia e riesce a pugnalarti alle spalle quando meno te lo aspetti, proprio come Bruto con Cesare. C’è una realtà che non la si può smentire con facilità: si nasce, si vive e si muore da soli. Il principio dell’esistenzialismo. Se solo noi tutti ne fossimo coscienti, forse riusciremmo ad amare in maniera più onesta con la consapevolezza che la perfezione non è possibile. E forse neanche auspicabile.

Baci e buona serata, Mara

Beppe

18 novembre 2008 alle ore 20:45  
Blogger Unknown ha detto...

Grazie, Mara, come sempre mi dai un incoraggiamento che non finisce mai. L'ammirazione e' reciproca e non vedo l'ora di farci una bella chiacchierata face to face ;)

18 novembre 2008 alle ore 21:45  
Anonymous Anonimo ha detto...

l'amore: un lenzuolo per i nostri fantasmi.

Ciao Mara, è sempre stimolante passare di qua.

28 novembre 2008 alle ore 10:05  
Blogger Mara ha detto...

@Stefano: Stefano, sono io che ti ringrazio: che bella metafora hai creato! Mi piace moltissimo, la percepisco vera, profondamente sentita.
Grazie. : )

A presto!

2 dicembre 2008 alle ore 19:05  

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