martedì 5 agosto 2008

Citronella, calzoni e insetti curiosi.

Quando ero piccola, le mie estati profumavano di citronella.

Sapevano di ghiaccioli al gusto amarena, di monticelli densi di panna montata, di calzoni fritti e frise, con tanti semi di piccoli pomodori rossi, spremuti nell' olio.

La citronella avrebbe dovuto far paura alle zanzare. Farle scappare.
L' odore era pungente, acre, quanto gli intrugli che mi applicavano sui ponfi mai davvero diminuiti... Gonfi, color rosso ciliegia sulla pelle bianco latte; carminio brunito quando si faceva scura, sul finire dell' estate.

La villa al mare era ogni anno diversa, il motivo sempre lo stesso: la popolazione fantasiosa di specie indistinte di animaletti battaglieri, assolutamente inamovibili.
Morivano a centinaia, altrettanti se ne ripresentavano.
L' opera di disinfestazione veniva accuratamente preparata sulla carta e messa in atto pochi giorni prima dello stanziamento. Era una fonte fagocitante di ansie e orrori: in casa mia c' è sempre stata un' orgogliosa avversione per qualunque cosa non superasse i pochi millimetri, non emettesse suoni, nè odori, nè facesse venire una particolare voglia di osservarla da vicino.

Una notte, un filo invisibile vide calar giù dal soffitto basso, a piombo, sulla gamba di mia madre rapita da Wilbur Smith, una pallina scura a forma di testa, con numerose gambe e braccia, tutte della medesima lunghezza e dello spessore di un filino di nylon.
Un solletichino, la coda dell' occhio, un urlo e un salto! Ma da dove era saltato fuori? Avevano pulito così bene!
...

Casa depennata. Ultime tre settimane a guardarsi le spalle l' un l' altro, scattando sull' attenti al formicolio più magro e immaginario.

La nostra estate era anche i calzoni fritti.
Li compravamo al chiosco vicino alla spiaggia, di rimpetto alla piazzetta del paesino di villeggiatura. Non era tempo di concorrenza e si affollavano tutti là, accaldati e pressati, con i numerini sventolanti fra le dita.
Odore di crosticine e angolini croccanti, di cuori di pasta panciuti e roventi, di sughetto lento e mozzarellina bollente che filava fino in cielo...

La carta bianca oleata offriva il tesoro in mano: subito fuori trionfanti, attesa finita, papille pronte, voglie ad un paio di soffi dalla soddisfazione, giusto per raffreddarle un po'.

L' estate finiva a settembre inoltrato.
La mia, gli ultimi giorni di agosto.
Nuove valigie; nuove pulizie nervose; nuovi spot di astucci, diari, gembiuli e cartelle.

Il grembiule, sì, mi consolava parecchio.
Ci sarebbe stato da sceglierlo: colletto largo e merletto, fascia in vita, maniche a sbuffo o disegni sul petto?
Ne avrei avuto di da fare!

L' anno scolastico sarebbe cominciato presto, di certo con nuove avventure interessanti... compagni cresciuti, emozionanti prove da prima della classe da superare con un bel "Bravissima"!
...

Profumo di autunno e di pioggia.
Lo amo ancora.

Estate alle spalle e senza nostalgie.

Mara

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20 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Che bel ricordo. Però io ce la leggo un po' di nostalgia, per quei tempi felici, quando interrogarsi era un di più inutile, quando l'incoscienza della giovinezza ti faceva credere di poter avere il mondo in mano e di poter renderlo bello con la sola forza del tuo desiderio. Con un po' di citronella e di carta unta e saporosa di olio.

Io ho sempre odiato l'estate. Non mi piace. Ci ho legati pochissimi ricordi, perché l'ho sempre vissuta poco odiando di fatto il sole e prediligendo il chiar di luna e le terre crepuscolari e algide. :)

Dolce serata, cara Mara

Beppe

5 agosto 2008 alle ore 20:49  
Blogger Mara ha detto...

@Beppe(Iannozzi!): La Mara adulta è piena di nostalgia, hai ragione caro Beppe! : )

Quel "senza nostalgia" del post, era tutto nel cuoricino di Mara a sette anni, quando quel sentimento è sconosciuto al pari della passione amorosa.

Le terre algide io ho imparato ad amarle con il tempo. Quando ho cambiato latitudini! Eh, eh, eh!
Da noi di crepuscolare c' è ben poco (anche se il sole resta un fatto paesaggistico, ahimè)...

Abbi cura di te, Beppe: ho saputo dei vostri nubifragi!!!

; )

5 agosto 2008 alle ore 21:30  
Anonymous Anonimo ha detto...

anche le mie estati profumavano e anche un pò adesso profumano di citronella. L'estate è la stagione ke amo di più, io amo il mare. é stato piacevole leggere le tue parole che mi hanno riportato indietro nel tempo. Le tue parole sono così dettagliate e dolci che è sempre un piacere leggerti. Ciao Mara e grazie per avermi riportato indietro negli anni

5 agosto 2008 alle ore 21:49  
Blogger Mara ha detto...

@Roberta: Roberta cara,
grazie per essere venuta qui e grazie per avermi lasciato le tue parole.
Come te, anche io amo molto il mare, ha sempre significato l'emozione per me.
L' oltre, l' infinita fuga, la possibilità che sopraggiunge nella la tempesta e nel bisogno di risanare ciò che è stato spezzato...
L' ho sempre vissuto così.
Pensa, Roberta mia, che da piccola rimpiangevo di non essere un uomo solo perchè desideravo salpare... Ma non in crociera, non con un uniforme...
Via.

Ti abbraccio forte forte.

5 agosto 2008 alle ore 23:24  
Anonymous Anonimo ha detto...

mi hai fatto venire nostalgia delle tue estati, e nessuna nostalgia dell'unico fiocco bianco sul grembiule blu, nè della perenne e insoddisfatta aspirazione di essere il primo della classe.

Essere in contatto con tutte le generazioni, a volte, è faticoso.

Buona estate, Mara :-))
Stefano

6 agosto 2008 alle ore 01:04  
Blogger Mara ha detto...

@Stefano: Ciao Stefano! Sei nottambulo anche tu, eh? ; D
(Accidenti, è una settimana che non mi riesce di andare a letto ad un' ora decente!!!)

La prima della classe non lo sono stata mai neppure io(facendo una media tra tutti i gradi!)! Anche perchè ho sempre avuto un deficit irreversibile nelle materie scientifiche... Grazie al cielo esistevano le lettere!

Per il resto, ti assicuro, Stefano, che tu sei trasversale come una freccia e le generazioni le attraversi benissimo!

: )))))))))))))))))))

Buona estate anche a te!

6 agosto 2008 alle ore 01:16  
Anonymous Anonimo ha detto...

Cara Mara, eccomi! Ti ho pensata molto in questi giorni mentre ero alle prese con il mio piede "disabile"...ho una brutta infiammazione ai tendini estensori del piede, qundi tra ospedali e quant'altro dopo 4 settimane di perenigrazione, ho "vinto" un fantastico tutore immobilizzante e stampelle. Oggi sono a lavoro e mi sono collegata. Ti penso e ti leggo dal palmare ma, non sempre riesco a connettermi per riponderti. Un abbraccio. Aria

6 agosto 2008 alle ore 15:26  
Blogger Mara ha detto...

@Aria: Aria mia cara, ma come? Non sapevo nulla di questi problemi...

Mi dispiace molto... immagino che un problema del genere, in particolar modo d' estate, al lavoro, sia davvero brutto...

Coraggio! Comunque mi sembra di capire che il peggio sia passato.
Sono certa che presto sarai di nuovo l' Arietta svolazzante! : D

Non preoccuparti di nulla, per il resto, ci mancherebbe! Ero io che, non so, forse avevo percepito (pur non sapendo nulla) che qualcosa non stava andando!

Ti mando un bacio extra con tanto affetto.

6 agosto 2008 alle ore 16:36  
Anonymous Anonimo ha detto...

...l'avevi capito perchè sei la mia Consuelor ad honorem, cara Mara!! Scrivimi eh...
La settimana prossima vado in Croazia ma, torno presto presto. Ti mando un bacione e spero al mio rientro di scrivere un post ispsirato, di quelli che piacciono a te! Aria

6 agosto 2008 alle ore 16:49  
Anonymous Anonimo ha detto...

Di solito anch'io mi vivo l'estate con il suo scorrere lento e talvolta frenetico, ma poi, come te, la lascio volentieri da parte per dedicarmi alla vita vera, quella di tutto l'anno..

Un bacio
ElenaGT

6 agosto 2008 alle ore 17:19  
Anonymous Anonimo ha detto...

Cara Mara, anch'io ultimamente in modo molto meno poetico e carezzevole, ho scritto di me e delle mie estati afose. Per noi niente mare, tutti in campagna, come nelle migliori tradizioni agresti: transumanza di adulti e bambini in un luogo sperduto dove non spirava mai il vento. Famiglia riunita: nonni, zii, cugine... niente privacy, niente diritti ad essere diversi dalla perfezioen che tutti si aspettavano da te. Perchè se sei una brava bambina on fai i capricci, non ti arrabbi, non fai, non dici... e poi se la più grande. Mi sentivo terribilmente sola e annioata in quelle estati. Compagni fedeli i libri di favole e poi i romanzi, che però dovevo leggere lontano dalla camera da letto, perchè nonna (con cui dormivo) non tollerava che tenessi la luce accesa.
Niente mare, perchè papà d'estate lavorava di più con la siccità perenne che nei mesi estivi diventa vera e propria emergenza civile. E se c'era del tempo libero, nonno proponeva di tratturare, di sistemare tal albero o di aggiustare tale attrezzo.
Sai cosa ho sempre amato dell'estate? i colori, La luce. La luce che tanto sento affine a me. E poi le piogge, i temporali estivi, perchè mi preannunciavano un ritorno alla società umana, fatta di più di 10 persone in totale. Un società dove puoi tornare a sentirti capace di esserci nel mondo.
Sarà per questo che, ancora oggi, bramo la copagnia dell'altro quasi fosse il tesoro più grande...
Divagazioni Mara, le mie di oggi... divagazioni...
Tutta colpa della siccità, della terra e dei pensieri.
Ti abbraccio.

6 agosto 2008 alle ore 17:24  
Blogger Mara ha detto...

@Aria: certo Aria mia, ti scriverò.
Goditi le meraviglie naturali della Croazia: ne abbiamo già parlato e sai che idealmente la amo!

Counselor o semplicemente Mara, per te ci sono sempre.
: ))))))))))))

Aspetterò con ansia i tuoi racconti stupendi.
Baci, tanti!

6 agosto 2008 alle ore 17:36  
Blogger Mara ha detto...

@ElenaGT: Elena, cara,
che GT saresti se no?

: D

Sì, spesso mi viene detto che non mi fermo mai, che non mi volto indietro... Nel bene, come nel male è così. E se non lo è, lo tengo per me, nel mio segreto, così che nessuno se ne accorga...

Un bacio turbo Elena!
: ))))))))))))))))

Sei un mito, non una donna, lo sai?

6 agosto 2008 alle ore 17:41  
Blogger Mara ha detto...

@Gdn: Cara, mi hai commossa.
Ti dico grazie dal cuore per avermi donato i tuoi ricordi.
Sono stupendi. Sono vivi. Sono preziosissimi.
Poetici, pur non volendo essere carezzevoli.
Ti ringrazio per averli fermati, qui, sul mio blog. Ogni tanto verrò a rileggerli, per respirarne il profumo.

Pensavo che, pur cresciuta in città, il mondo della campagna, del paese, ha influenzato molto la mia vita. Nel mio libro, ad esempio, ha una grande parte.
Mia nonna ha vissuto la vita nel piccolo universo del paese, in quello spazio arcaico, sorretto da leggi inamovibili, che era (non so oggi) il mondo contadino.
Niente mollezze, niente deviazioni dalla strada maestra, nessuna commozione, niente scuse o giustificazioni: la vita andava macinata come sotto le ruote di un trattore, per non finirci, altrimenti, sotto...
Questa era la mentalità. Così la loro giustizia.

Non è facile emanciparsi da quel giogo di regole e doveri impacabili, in cui il pensiero e i sentimenti sono trascurati con orgoglio.

Proprio per questo mia cara, e dolce, donna fortissima, TU SEI TU, sei quella che sei: perchè hai dentro, uniti saldamente in te, la protervia e la resistenza di quel "Piccolo mondo antico" e la sensibile modernità dell' emozione e del pensiero sovrano che libera e salva.

Ti abbraccio ammirata e felice di averti conosciuta.

6 agosto 2008 alle ore 18:00  
Anonymous Anonimo ha detto...

E io lo sapevo che dentro la Mara adulta è ancora viva la Mara bimba piccolina. :-)

Credo che le ragazze, per la loro sensibilità, siano maggiormente portate alla nostalgia e a guardare al passato, sia esso bello sia esso duro. I maschietti un po' meno. Loro sono più rabbiosi. E cattivi per certi versi.

Tu pensa che mio padre è de Roma e mia madre invece è di Amalfi, figurati! Io sono l'unico in famiglia che ama le terre del Nord. Eh Eh Eh Sono tutti molto solari, io sono il solo ad essere attratto dal freddo, dai profondi crepuscoli, ecc. ecc. ^___^

I nubifragi ci sono stati, è vero. Una vittima purtroppo: un cartello stradale è stato divelto ed è finito su un'auto uccidendo sul colpo il conducente. Per il resto danni all'agricoltura, ma non tanti come si dice in giro.

Oggi fa un caldo ma un caldo... Io odio il sole. :-)

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Questo è tenero, molto tenero. Non ti preoccupare. Ma è MIO, perché l'ho adottato io. ^___^ Puoi carezzarlo, ma non strappargli le piume. :-D

Smaaackkk

Beppe

6 agosto 2008 alle ore 18:56  
Anonymous Anonimo ha detto...

Mi lusinghi. Soprattutto lusinghi la mia parte bambina, memore di tanta solitudine ma mai sfinita dalla voglia di cambiare e di risplendere, come il caldo sole d'estate che arrovellava i rami dei mandorli e degli ulivi, che rendeva dolci le uve rosse e rendeva incandescenti i pensieri. Quella bambina la cui energia inespressa e il carattere lavico come il suo cuore, come il cuore della sua terra, che era giudicata come arrogante e troppo testarda, per essere una degna figlia.

6 agosto 2008 alle ore 19:30  
Blogger Mara ha detto...

@Beppe: Grazie Beppe! (Non sono riuscita a visualizzare la foto, purtroppo... forse l' URL è incompleto, ma grazie lo stesso per il pensiero!!!)

Mi rendo conto di essere molto più incline oggi alla nostalgia e ai ricordi del passato... Da piccola, da adolescente, vivevo e basta. Senza fermarmi a pensare molto(ma sono sempre stata abbastanza brava, dont' worry! ^ ^ ).

Oggi, Taranto a quota 37°, praticamente spiedini sulla graticola!

AIUTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

6 agosto 2008 alle ore 21:09  
Blogger Mara ha detto...

@Gdn: Parole piene di poesia e di significati, Gdn cara. Grazie.

Arrogante e testarda? Ci sono momenti nella vita in cui esserlo serve a sfondare muri che diversamente resterebbero invalicabili.
E' sopravvivenza. E' un sano darsi la priorità.

Baci.

6 agosto 2008 alle ore 21:14  
Anonymous Anonimo ha detto...

Maddai che non è vero!!..

ElenaGT

9 agosto 2008 alle ore 15:50  
Blogger Mara ha detto...

@ElenaGT: Vero verissimo!!!
Scritto e confermato: ELENA=MITO DI DONNA!!!

; D

9 agosto 2008 alle ore 21:04  

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