martedì 1 luglio 2008

Avanti senza fermate.


La partenza di sempre, la marcia senza fretta di momenti stabili.

Messa in moto lucida, fuoco rapido, impulso affaticato, di rincorsa. Primi passi incerti, decisi. Mete chiare, in divenire.

Ci muoviamo nello spazio, nel ventre caldo della nascita, nelle distanze aeree, fluide.

Siamo fermi per scherzo; senza sapere dove, il movimento parallelo accanto a noi, calamita il nostro passo come nel sottile e impalpabile spostamento di una rotazione tellurica.

Nasciamo e andiamo.

Lanciati dal primo respiro alla vita terrena, spinti in un agire continuo, non identificato, per via della sua inevitabile naturalezza: ci muoviamo.

Ogni momento in più, segna un passo in avanti del nostro esistere, verso un centro che cambia spazi e sembianze, avvolgendosi, spirale su sè stesso come nastro veloce, diluendosi in acque immaginarie, cambiando tonalità nell' incontro con ossigeno e anidrini, maschili e femminili.

Nasciamo e andiamo.

Sospinti da istinti archetipici, frammentati in direzioni diramate opposte, dal primo respiro fino al buio degli occhi.
Così andiamo.

Non sappiamo di non essere fissi, senza moti, neppure laddove neghiamo l' andare, impiantati in punti fermi, sulla terra, niente ombre, solo il nostro corpo tirato verso l' alto, teso, non volente, verso altre mete.

Graziati dal fare, condannati al fare.

Senza scelta, eppure certi di aver plasmato una fermata, chiudendo ogni accesso al percorso che oltrepassa l' orizzonte nascosto. Siamo là, in cammino, anche quando immobili.

Il nostro pensiero viaggia, corre, ci attraversa, valicando limiti prigionieri, imposti, voluti.
Lo stordimento dal vagare nel cuore della mente, vive come un anelito, in momenti di strazio, ma resta una visione inarrivabile.

Nasciamo e andiamo.

Trasportati a vivere dai nostri piedi; spinti in avanti, negli stagni, dal corso ininterrotto dei nostri pensieri.

Perfetti miracoli, senza sapere, senza neppure immaginare, sognanti l' impossibile.


Mara


http://www.cicorivoltaedizioni.com/cicorivoltaedizioni_ordini.htm
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http://www.ibs.it/code/9788895106168/venuto-mara/leggimi-nei-pensieri.html

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8 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Molto bello questo post.
Ma a che pensi quando scrivi?

Bye, bye!

Skywalker

1 luglio 2008 alle ore 18:25  
Blogger Mara ha detto...

@Skywalker: Bentornato a commentare!

A che penso? Bella domanda...
In genere, inizio a scrivere senza avere ben chiaro l' oggetto del post o a quali conclusioni arriverò. Parto sempre da una suggestione, un' emozione della mia giornata, su cui, poi, lascio scorrere parole...

Grazie per avermelo chiesto,Skywalker!

Alla prossima! : )

2 luglio 2008 alle ore 01:39  
Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie ancora una volta cara Mara per il dono che ci fai, di condividere con noi i tuoi pensieri così belli e ricchi di suggestioni!!E' dolce essere cullati dalle tue parole che,come un' antica canzone di marinai, una nenia africana, col loro ritmo simile all' andare del mare ci trasportano verso orizzonti dell' anima noti e meno noti!!! Claudia ; )

2 luglio 2008 alle ore 02:09  
Blogger Mara ha detto...

@Claudia: Più nottambula di me, ieri, eh?

Grazie, mia cara.
Mi fai felice!!!

: ))))))))))))))))))))

2 luglio 2008 alle ore 10:38  
Anonymous Anonimo ha detto...

"Dove andiamo?"
"Non lo so, ma dobbiamo andare".


Sono queste due celebri battute ricordate sul momento, quindi mi scuso se non sono perfettamente esatte, che Jack Kerouac fa dire ai suoi personaggi nel romanzo "On the Road", la Bibbia della Beat Generation, ma anche e soprattutto un romanzo che non ha precendenti nella storia della Letteratura americana e mondiale. Quel che si dice un pezzo da Novanta, senza né "se" né "ma".

Mi hai ricordato un po' la Beat Generation, in particolare per l'idea della scrittura automatica, cioè quella di partire da una emozione, da una suggestione, e scrivere di getto e fermarsi solo quando la mano è stanca e non sa più reggere la penna, così che il viaggio, la sua idea, continua al di là delle parole che sono state vergate.

Kisses

Beppe

2 luglio 2008 alle ore 12:29  
Blogger Mara ha detto...

@Beppe: Che gioia, sempre, trovarti sul mio blog.

Lo sai che ne sono onorata?

: D

Sì, quanto alla scrittura per me è così. Qui sul blog, almeno.
Perchè per il mio libro e per altre cose che sto scrivendo, parto da un' idea, una traccia più o meno precisa, dei personaggi con delle storie, di cui vedo passato e presente, il futuro spesso non ancora.

Garzie Beppe di esserci!

2 luglio 2008 alle ore 12:51  
Blogger Unknown ha detto...

Non c'è niente da fare;)mi piace moltissimo come scrivi.E' come se cominciassi "in sordina" per poi trascinare il lettore in un crescendo che lo lega alle tue parole fino all'ultima emozione.Io sono solo una profana e non mi sognerei mai di mettere in dubbio le tue parole ma anche se il tuo approccio nello scrivere un libro è diverso da quello che usi nel scrivere sul tuo blog trovo che alla fine il risultato sia molto simile Ora se Beppe leggerà questo commento dirà che come al solito mi sono espressa in Cinziano ahahaha
Mi hai lasciato un comm molto gentile grazie:)
alla prossima:))))
cinzia

2 luglio 2008 alle ore 18:10  
Blogger Mara ha detto...

@Cinzia: mia cara, sarà, ma il cinziano mi piace e molto!!!

; D

Cinzia, le tue parole mi riempiono il cuore di gioia! Mi devo ripetere con te, ma, piacere ai lettori, specie se di robusti appetiti e palato fine, come te (per usare metafore culinarie... a quest' ora mi viene un po' di languorino! eh, eh!)è il sogno di ogni scrittore.

Grazie cara, mi impegnerò di più, da che ci sei anche tu a leggermi!

; )))))))))))))))))))

2 luglio 2008 alle ore 18:45  

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