giovedì 29 maggio 2008

Sangue alla testa.

Stamattina ho aperto gli occhi e lo "snapp" è arrivato subito.
Anzi prima del solito.

Palpebre secche. Aperte una volta e richiuse. Ancora e, fulminante come una fucilata, ecco lo "snapp".

"Snapp" sta per colpo; non esiste questa parola, mi è venuta a pensare alla mia testa.
Lo "snapp" suona come una frusta lanciata e lo sciocco che fa in punta. Il lampo lo potrei quasi vedere quando raggiunge un posticino non individuabile del mio emisfero destro e poi si allarga a bolle, come una spugna inzuppata.
Stamattina è stato così, e quando è così, un perchè bello chiaro, netto, che mi soddisfi, non riesco mai a trovarlo.

Prima ipotesi è sempre il tempo: è umido; è cambiato; ieri tirava vento; era da colpo di calore; era gelato.
Fra le tante, è facile, un' opzione meteo che mi calzi sulla testa la posso individuare, ma in genere non mi basta.
Così passo al collo.
Lo tasto. Duole? Piego a destra, poi a sinistra; tiro su, poi mento in giù; giro da un lato e piano dall' altro. Le orecchie tese ad auscultare il più piccolo "scrick". Niente "scrick".
Però vado lenta, non è che i movimenti riescano fluidi, lisci...
Niente da fare.

Sì, ci metto in fila, dopo il tempo, anche il collo.

Ma andiamo avanti: allo specchio mi guardo e in un attimo lo vedo. Questa volta, onore al merito, è stato più discreto, è spuntato proprio lì, sul bordo della mascella, a cavallo della linea di confine guancia nord-collo sud.
Si vede benissimo, è là rosso fuoco, bollente, lo sfogo della mia rabbia.

Ora che scrivo, capisco perchè mia nonna materna lo chiamava così. E perchè tutti nel passato gli dessero quel nome, del tutto superato...
Oggi si potrebbe dire che suoni particolarmente scorretto dichiarare di ingoiare la propria rabbia... Sarà per l' incidenza delle patologie coronariche? Per il trionfo dei corsi-pillola di psicologia annulla debolezze?
Comunque sia, il bubbone pestifero parla. E dice che anche l' ipotesi rabbia ha il suo perchè, questa volta, in questo mio caso di mal di testa.

I miei mal di testa parlano molteplici lingue diverse e non comunicano mai chiaramente, così, dopo attività di speleologia finisco col prenderle buone tutte, queste cause, perchè tanto, mentre ci pensavo, ho preso una bustina e pace all' anima loro.

Oggi, tuttavia, il sangue al cervello di questo post, ha un momento ben preciso, una causa individuata, un' ora cronometrata, interlocutori muti.
E, in fondo anche ieri...

Così, ecco, bilancia che pende in giù, a favore della furia.

Oggi sono una persona di pensieri complessi impiantati su un nucleo semplice. E taglia, separa, sfronda -delete-cancella- quello sussiste sempre, nutrendosi dei grappoli.

Il sangue alla testa è strano e fa male. Lo senti che dovrebbe uscire, da qualche buco, uno qualunque. Invade le cavità oculari per questo acceca.

Grazie al cielo in testa dura un attimo, il tempo di defluire.

Nella mente no, ci resta molto di più.

Mara

http://www.cicorivoltaedizioni.com/cicorivoltaedizioni_leggimi_nei_pensieri.htm
http://www.qlibri.it/narrativa-italiana/racconti/leggimi-nei-pensieri/

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3 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Cia Mara. ho letto il tuo articolo nel post del martedì di pat. adesso non ho molto tempo per leggere i tuoi post (sono a lavoro!) ma ci tenevo a salutarti subit. metto il tuo link tra i miei :)
Baci Gdn (anch'io del Sud!!!)

29 maggio 2008 alle ore 19:27  
Blogger Mara ha detto...

Grazie cara! Capisco bene: tempo tirannissimo!

Teniamoci in contatto!

Baci!

29 maggio 2008 alle ore 19:32  
Anonymous Anonimo ha detto...

ciao dolcissima Mara,
un saluto al volo al volo...
ti leggo tutti i giorni...
mi piace come scrivi e cio' che scrivi...buon weekend!
monnymonny

30 maggio 2008 alle ore 20:30  

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